E' in corso di approvazione, per la successiva pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, la Legge di Bilancio che contiene diversi interventi in materia di lavoro.
Qui di seguito li sintetizziamo le più importanti.
Riduzione cuneo fiscale
E' prevista la riduzione dei contributi previdenziali trattenuti ai lavoratori dipendenti pari al:
- 2% se la retribuzione imponibile non eccede l'importo mensile di 2.692 euro
- 3% se la retribuzione imponibile non eccede l'importo mensile di 1.923 euro
Tali misure non sono una novità ma proroghe per il 2023, seppur con qualche variazione, di misure inserite nel 2022. Non produrranno quindi un aumento della busta paga se raffrontata con l'anno 2022, lo produrranno se raffrontata con il 2021.
Esonero contributivo per l’assunzione di percettori del reddito di cittadinanza (necessaria approvazione Commissione Europea)
Viene riconosciuto ai datori di lavoro privati che nel 2023 assumono con contratto di lavoro a tempo indeterminato (è valida anche la trasformazione di precedenti contratti a termine) percettori del reddito di cittadinanza un esonero dal versamento del 100% dei contributi previdenziali a loro carico. L'esonero spetta per 12 mesi.
Esonero contributivo per l’assunzione di giovani under 36 (necessaria approvazione Commissione Europea)
Per l’assunzione di giovani di età inferiore ai 36 anni di età, a tempo indeterminato e per le trasformazioni dei contratti a tempo determinato in contratti a tempo indeterminato effettuate nel 2023, i datori di lavoro potranno beneficiare dell’esonero totale dei contributi, per un importo massimo pari a 8.000 euro l’anno e per un periodo massimo di 36 mesi (48 mesi per i datori di lavoro privati che effettuino assunzioni in una sede o unità produttiva ubicata nelle regioni: Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia).
Sgravio contributivo per l’assunzione di donne (necessaria approvazione Commissione Europea)
E' riconosciuto l’esonero totale dal versamento dei contributi previdenziali, nel limite massimo di importo pari a 8.000 euro annui, per le assunzioni a tempo determinato, a tempo indeterminato, nonché per le trasformazioni a tempo indeterminato di un precedente rapporto agevolato effettuate nel 2023 di donne che si trovano in una delle seguenti condizioni:
- donne con almeno 50 anni di età e disoccupate da oltre 12 mesi;
- donne di qualsiasi età, residenti in regioni ammissibili ai finanziamenti nell'ambito dei fondi strutturali dell'Unione europea, prive di un impiego regolarmente retribuito da almeno 6 mesi;
- donne di qualsiasi età che svolgono professioni o attività lavorative in settori economici caratterizzati da un’accentuata disparità di genere, con un tasso di disparità uomo-donna che superi di almeno il 25% la disparità media uomo-donna, e prive di un impiego regolarmente retribuito da almeno 6 mesi;
- donne di qualsiasi età, ovunque residenti e prive di un impiego regolarmente retribuito da almeno 24 mesi.
Assegno Unico Universale
Viene ritoccata la disciplina dell’assegno unico universale. Nello specifico, dal 1° gennaio 2023:
- la misura dell'assegno viene aumentata del 50% per ciascun figlio di età inferiore a un anno, oppure di età inferiore a 3 anni nel caso in cui l'ISEE del nucleo familiare sia inferiore o pari a 40.000 euro e nel nucleo medesimo vi siano almeno 3 figli;
- si eleva da 100 a 150 euro mensili la maggiorazione forfettaria dell'assegno prevista per i nuclei familiari con 4 o più figli a carico.
Seguirà approfondita circolare non appena la norma sarà pubblicata in Gazzetta Ufficiale.
AGGIORNAMENTO nella sezione COMUNICAZIONI del ns sito trovate la circ n.1 sulla Legge di Bilancio 2023 approvata!